Transizione ecologica e economia

Nr. Lezioni: 13
Nr. ore: 26

Quello che stiamo vivendo è un tempo di transizioni: ambiente, economia, lavoro e società nella realtà che cambia. Si tratta di una transizione ecologica e al tempo stesso socioeconomica, ed è un processo complesso che investe profondamente l’ambiente, il mondo del lavoro, l’impresa e la società nel suo insieme.

La sfida non è dunque solo ambientale, ma intreccia temi economici, sociali, tecnologici e politici e richiede il passaggio verso un modello di sviluppo sostenibile.

Questo cambiamento si inserisce in un contesto storico di forte incertezza e instabilità, segnato da disuguaglianze crescenti, salari stagnanti, un’estesa precarietà del lavoro e una crisi strutturale di settori chiave come l’automotive, che rischia di lasciare senza prospettive intere aree industriali. In questo quadro, si fa sempre più urgente il dibattito su un salario minimo garantito, necessario per contrastare il dumping salariale e proteggere la dignità del lavoro, mentre si affacciano nuove minacce alla stabilità globale, come l'ipotesi del ritorno di dazi protezionisti proposti da alcune grandi potenze, che rischiano di alimentare nuove guerre commerciali. 

La decarbonizzazione è uno degli assi centrali della transizione ecologica, con l’obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni climalteranti attraverso l’espansione delle energie rinnovabili, l’efficienza energetica, lo sviluppo delle reti intelligenti e dei sistemi di accumulo, in linea con gli obiettivi fissati a livello europeo e nazionale, in particolare dal Piano Nazionale Integrato per
l’Energia e il Clima (PNIEC). Ma questa transizione ha implicazioni socioeconomiche profonde: essa richiede riconversione industriale, politiche di accompagnamento per i lavoratori e nuove forme di giustizia climatica ed economica.

Al centro di questo cambiamento vi è la necessità di comprendere i bisogni nuovi, di tutelare diritti e beni fondamentali.
In primo luogo, è indispensabile salvaguardare il capitale naturale - acqua, aria e suolo - riconosciuto oggi non solo come bene comune ma come fondamento della vita e delle attività umane. L’emergenza climatica, l’erosione della biodiversità e l’inquinamento impongono un ripensamento dei modelli di sviluppo, con l’obiettivo di conciliare crescita economica, giustizia
sociale e sostenibilità ambientale.

Questi temi impongono di rivedere il modello economico, sociale e produttivo, nel tempo segnato da conflitti, guerre commerciali, sconvolgimenti dell’ordine internazionale e dall’impatto determinate delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale.

La trasformazione radicale dell’economia - con l’adozione di modelli circolari, l’innovazione nelle filiere produttive e la riconversione industriale, politiche in grado di tutelare modernamente vecchi e nuovi diritti sociali – è una necessità improcrastinabile. Non solo diventa indispensabile riflettere sull’importanza dell’intervento pubblico, ma anche sulla qualità dell’intervento dello Stato per orientare lo sviluppo e redistribuire la ricchezza.

L’ancoraggio irrinunciabile alla legalità per le politiche pubbliche è una stella polare per il cambiamento.

Il mondo del lavoro è coinvolto in una inedita transizione: nuove competenze, nuove professioni e nuovi diritti sono al centro del cambiamento, con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno e garantire dignità sociale. Garanzia del reddito, del salario adeguato, la riduzione dell’orario di lavoro sono le premesse irrinunciabili per affrontare le trasformazioni sociali in atto.

In parallelo, si apre il dibattito sul ruolo dell’energia nucleare, tra potenziali benefici in termini di indipendenza energetica e le forti criticità legate alla sicurezza, ai costi e ai tempi di realizzazione. Le città sostenibili, invece, diventano il laboratorio più dinamico per sperimentare nuovi modelli di mobilità, edilizia, gestione dei rifiuti e inclusione sociale. 

Il processo in atto si scontra però con uno scenario dominato da enormi concentrazioni di potere economico e mediatico: i grandi fondi finanziari come BlackRock e Vanguard sono oggi tra i principali detentori del capitale delle maggiori imprese mondiali, così come le piattaforme sociali e mediatiche che facendo credere di aprire spazi di democrazia e discussione finiscono per ridurre spazi di libertà e di controllare gli individui. Infine, la concentrazione di potere economico e politico rischia di ridurre gli sviluppi poderosi e promettenti della intelligenza artificiale ad armi di controllo di massa.

Questi strumenti e soprattutto i soggetti che li controllano, sono protagonisti da una parte della cosiddetta “finanziarizzazione dell’economia” e dall’altra della rivoluzione mediatica e tecnologica, e sono riusciti ad alterare gli equilibri di mercato e a condizionare le politiche pubbliche, riducendo di fatto gli spazi di autonomia democratica degli Stati e mettendo in discussione l’effettiva possibilità di una governance pubblica dell’economia e della transizione ecologica.

A tutto questo si aggiunge la rivoluzione tecnologica guidata dall’Intelligenza Artificiale, che apre questioni etiche e sociali fondamentali: serve una definizione chiara di cosa sia davvero l’IA, distinguendo tra hype e realtà, per poter modellare nuovi diritti digitali e garantire che l’innovazione tecnologica sia al servizio dell’umanità, e non strumento di nuovo dominio economico e cognitivo.

Infine, non va dimenticato che la Costituzione italiana, oggi aggiornata, riconosce esplicitamente la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni. Questo principio costituzionale impone alle istituzioni e alla società civile di costruire una transizione giusta, in grado di coniugare sostenibilità ambientale, equità economica e inclusione sociale, restituendo centralità al lavoro, alla solidarietà e alla democrazia reale.

In questo quadro, la transizione ecologica non è solo una questione tecnica, ma una vera e propria questione politica e culturale, che richiede nuovi valori, nuove regole e soprattutto nuovi diritti per affrontare il futuro con giustizia e responsabilità.

PROGRAMMA

Giovedì 22 Maggio 2025 - ore 18:30
Prospettive energetiche per l’Italia al 2030
Relatori: Livio De Santoli, Lorenzo Mario Pastore
Modera: Patty L’Abbate
Conclude: Pasquale Tridico

Lunedi 26 Maggio 2025 - ore 18:30
Automotive: transizione e lavoro
Relatori: Francesco Crespi e Marco Valente
Modera: Patty L’Abbate
Conclude: Nicola Grasso

Giovedì 5 Giugno 2025 - ore 18:30
Le tecnologie per la decarbonizzazione. Le criticità del nucleare
Relatori: Antonio Sgaramella e Livio De Santoli
Modera: Francesco Valerio della Croce
Conclude: Vito Parisi

Giovedì 12 Giugno 2025 - ore 18:30
Transizione ecologica, il capitale naturale: la risorsa acqua e la sua gestione
Relatori: Sergio Marotta, Patty L’Abbate, Bruno Miccio
Modera: Valerio Rossi Albertini

Lunedì 16 giugno 2025 - 0re 18:30
Legalità e solidarietà
Relatori: Federico Cafiero De Raho, Giuseppe Antoci
Modera: Nicola Grasso
Conclude: Pasquale Tridico

Giovedì 19 giugno 2025 - 0re 18:30
Transizione ecologica: monitoraggio dell'aria, suolo e gestione rifiuti tessili
Relatori: Bruno Notarnicola, Alessia Acampora, Patty L'Abbate
Modera: Karen Carmen Sarlo

Lunedi 23 Giugno 2025 - ore 18:30
I nuovi lavori e i nuovi diritti davanti alle transizioni tecnologiche dell’IA
Relatori: Gianluca Giannini e Massimiliano Delfino
Modera: Francesco Valerio della Croce
Conclude: Michele Gubitosa

Giovedì 26 Giugno 2025 - ore 18:30
Transizione economica e ambientale: trasformazioni e impatti
Relatori: Valeria Cirillo, Michele Capriati, Gianfranco Viesti
Modera: Patty L’Abbate
Conclude: Roberto Fusco

Lunedì 30 giugno 2025 – ore 18:30
Dazi e guerra commerciale nel mondo multipolare
Relatori: Stefanio Fassina e Alessandro Volpi
Modera: Francesco Valerio della Croce, Patty L’Abbate
Conclude: Mario Turco

Lunedì 7 luglio 2025 – ore 18:30
Il modello eco-sociale per un’economia al servizio dei cittadini
Relatori: Mario Turco, Marco Barbieri
Modera: Francesco Valerio della Croce
Conclude: Pasquale Tridico

Giovedì 10 luglio 2025 - ore 18:30
Mobilità sostenibile e verde pubblico
Relatori: Domenico Gattuso, Anna Savarese, Elena Calogero
Modera: Patty L'Abbate
Conclude: Elda Perlino

Lunedì 14 Luglio 2025 -ore 18.30
Economia di guerra, modelli di innovazione e business, la sostenibilità sociale nell’era della transizione
Relatori: Andrea Roventini, Antonello Garzoni, Leonardo Becchetti
modera: Patty L’Abbate
conclude: Chiara Appendino

Giovedì 17 Luglio 2025 -ore 18.30
L’ambiente in Costituzione
Relatori: Alessandro Giannì, Maria Grazia Midulla, Stefano Cifani, Nicola Grasso
Modera: Patty L’Abbate
Conclude: Alessandra Maiorino